Immagini e disegni, come usarli nel listino (anche quelli del CAD)

di | 20 Giugno 2015

Immagini e disegni, qual’è la differenza?

Solitamente quando si creano documenti digitali, oltre al contenuto testuale, è necessario corredare lo scritto anche di disegni o illustrazioni.

La domanda che più frequentemente ci pongono è: meglio un disegno o un’immagine?

Al fine del documento stesso non ci sono notevoli differenze in quanto lo scopo è di chiarire con un’immagine un concetto difficilmente spiegabile a parole.

A livello informatico ci sono enormi differenze (pesantezza del documento, tempo di apertura di una pagina web, ecc.) che a volte vengono trascurate, per la poca conoscenza o per i pochi strumenti a disposizione.

Le immagini:

Nella grafica RASTER (GrigliImmaginiDisegnia) l’immagine viene vista come una scacchiera alla quale ad ogni singolo quadrato viene assegnato un colore. La visualizzazione di tali colori (pixel) produce la visualizzazione complessiva dell’immagine.

Il vantaggio di utilizzare immagini RASTER è quello di avere un archivio immensamente esteso (web, Macchine fotografiche, cellulari) e di poter disporre di strumenti facilmente utilizzabili, (software fotoritocco).

Le immagini raster però hanno anche dei svantaggi, la loro risoluzione (Numero di pixel) se non e abbastanza elevata, in fase di stampa rischia di creare dei documenti sgranati e non molto definiti, soprattutto se si ingrandiscono.

Esistono vari formati di immagini, ognuno con caratteristiche e scopi ben precisi, i formati più usati sono:

.raw, .bmp (normalmente non compressi, risultano particolarmente voluminosi, in termini di spazio occupato su disco)

.png, .tga, .tiff, .gif compressi con algoritmo lossless occupano meno spazio nei dispositivi di memorizzazione, mantenendo inalterata tutta l’informazione originale.

.jpeg, .gif  compresse con algoritmo lossy subiscono una perdita di informazione, in virtù delle ridotte dimensioni del file, sono particolarmente indicate per la trasmissione di immagini o per la creazioni di documenti a bassa pesantezza.

 

I disegni:

I disegni vengono comunemente chiamati Grafica Vettoriale, perché costituiti da linee archi cerchi, ai quali vengono attribuiti caratteristiche di spessore colore e forma.

Tale processo è solitamente più comprensibile rispetto alla grafica RASTER, in quanto è la stessa tecnica che utilizziamo quando disegniamo su un foglio di carta con riga e matita, tracciando elementi e memorizzando le coordinate di inizio e fine.

A livello informatico tale scelta è assolutamente più vantaggioso in quanto le informazioni da memorizzare sono inferiori, avendo una qualità superiore dei disegni raster, con l’occupazione di minor spazio su disco, motivo per cui i file risultano molto più leggeri e facili da gestire.

La scelta di utilizzare disegni vettoriali rispetto ad immagini raster, consente a parità di qualità grafica di generare impaginati con pesantezza molto inferiore, il che permette l’invio elettronico con maggiore facilità e rapidità.

Un notevole vantaggio, inoltre è la possibilità di modificare e manipolare i disegni con pochi e semplici strumenti.

I principali software di grafica vettoriali sono i CAD di disegno, (Autocad, Microstation, Solidedge, SolidWork, ecc.), anche se in campo editoriale si utilizzano software come Adobe Illustrator, Corel draw, o Freehand, i quali permettono di sfruttare tutta la geometria CAD per creare disegni illustrativi.

In aggiunta, esistono delle procedure che permettono di convertire in modo automatico i file di progettazione CAD in formati modificabili per gli impaginati grafici ed illustrativi.

L’esigenza di un ns cliente è stata quella dover importare in un impaginato di un listino di vendita una moltitudine di file grafici CAD, convertendoli in disegni vettoriali.

 

File CAD nel listino

I file cad non sono usabili direttamente con i software di impaginazione come Adobe InDesign.

Ad esempio il formato di Autocad è il dwg.

Il nostro cliente aveva una libreria di 5000 disegni che non erano direttamente utilizzabili nel listino.

Abbiamo creato un automatismo per convertirli in maniera automatica.

Per convertire i file ho usato 2 programmi:

MicroStation della Bentley (ma avrei potuto usare qualunque altro software CAD)
Illustrator di Adobe

Con Microstation apro il file, definisco la vista (in questo caso isometrica), imposto alcuni parametri  e lo salvo come .hlm (solo linee visibili),  poi lo riapro e lo converto in .cgm

A questo punto il file è apribile con Illustrator con cui potrei convertilo in .eps

Il problema è che i file dwg originari contengono anche un sacco di linee inutili che appesantiscono l’immagine.

Se le immagini sono tante il listino diventerà troppo pesante.

Il cliente ha quindi deciso di modificare e convertire a mano i disegni .cgm con Illustrator.

Vuoi sapere quanto tempo ha comunque risparmiato?

Per convertire un disegno da. dwg a .cgm con MicroStation, facendolo manualmente ci si impiega circa un minuto…

Non molto? No, se non dovete convertirne  5000!

Prendi la calcolatrice: 5000 minuti sono 83 ore…senza interromperti per andare in bagno, per telefonare o fumare una sigaretta!

L’automatismo che abbiamo creato impiega 3 secondi circa a codice (dipende dal pc)

Quindi 15000 secondi che corrispondono a circa 250 minuti, poco più di 4 ore! Hanno risparmiato 2 settimane di lavoro!

 

Guadagnare la fiducia del cliente

Per dovere di cronaca devo dire che quella volta al cliente non abbiamo fatto pagare nulla!
Non per vantarci o fare i gradassi: a noi fare la procedura ha impiegato un’ora , il cliente ha risparmiato almeno 2 settimane di tempo ( e di stipendio? )!

Non è stata la prima volta e forse neppure l’ultima…

Noi, invece di qualche euro, ci siamo guadagnati la fiducia del cliente.
La stessa che devi guadagnare anche tu fornendo documentazione sempre aggiornata al tuo rivenditore!

Clicca qui per vedere il breve video (fatto senza pretese, siamo esperti in altre cose… 😉 )

 

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